Il progetto Torino di santi, quale futuro? nasce da una sinergia tra la Pastorale della Cultura e dell’Università della Diocesi di Torino e il settore Promozione attività culturali e del patrimonio culturale e linguistico (direzioni Cultura, Turismo e Sport) della Regione Piemonte che, in occasione e in celebrazione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, ha investito e sostenuto le iniziative relative a quelli che comunemente vengono chiamati “santi sociali” torinesi.

Quei santi che, dalla loro ispirazione cristiana, hanno tratto l’imput per una vasta e coraggiosa scia di iniziative nell’ambito della promozione dell’istruzione, della salute, dell’assistenza e del lavoro. Pare opportuno e importante che questa loro attività sia oggi ripresa in una doppia prospettiva: ripensarla nel proprio tempo per la sua rilevanza, tenendo conto che anche dal loro agire è nato ciò che oggi noi possiamo constatare e definire come stato sociale. Tutto questo nel momento attuale, in cui quello stesso stato sociale sembra essere in crisi e in parte richiede che se ne ripensino le ragioni e le potenzialità.

Poi è interessante chiedersi un perché più di merito; un interrogativo tipico su questi santi che nell’Ottocento torinese, piemontese e italiano, non solo hanno maturato le loro iniziative sulla base di uno sguardo di fede in Dio e nell’uomo, ma hanno saputo con intelligenza e forza trarre da condizioni di crisi, motivi di recupero della dignità delle persone.

Tutto ciò potrebbe essere tradotto in uno slogan ispiratore per l’oggi: trasformare i luoghi di crisi in luoghi di santità. È evidente che concentrarsi su queste figure oggi significa chiedersi come, e fino a che punto, le nostre crisi possono diventare un’occasione di santità e di sguardo costruttivo sull’uomo a partire dai suoi bisogni più profondi e perché no, più elementari.

Questo sito internet fornirà le informazioni sulle iniziative e vuol’essere un’agorà aperta alla collaborazione di chiunque sia interessato al progetto. Saremo felici di incontrarvi e di sentire le vostre idee.

Non mancate. (Don Ermis Segatti)

Diversi per sensibilità, campi d’azione, modalità di agire, i santi sociali torinesi del XIX secolo hanno condiviso, nel contesto dell’industrializzazione, l’anelito a tradurre gli elementi di crisi della società del tempo in occasioni di santità. Hanno istruito le classi operaie e i giovani, fondato congregazioni e ordini religiosi ancora vitali, oggi diffusi in tutto il mondo, hanno evangelizzato i mondi della cultura e del lavoro. Oltre ad aver segnato la storia della Chiesa, hanno contribuito in modo originale alla costruzione dell’Unità d’Italia.

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Beato Giuseppe Allamano
Giulia Falletti di Barolo
Beato Francesco Faa di Bruno
San Giovanni Bosco
San Giuseppe Cafasso
San Giuseppe Benedetto Cottolengo
Beato Piergiorgio Frassati
San Leonardo Murialdo