L’Associazione di Promozione Sociale Santourin nasce nell’autunno del 2012 dal progetto Torino di Santi: quale Futuro?, che in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, ha proposto convegni e visite guidate nei luoghi della città per riscoprire la figura dei cosiddetti santi sociali e riflettere su come cristiani e non credenti possano trasformare luoghi e situazioni di crisi in occasione di riscatto della dignità e delle capacità delle persone. Si costituisce per opera di un gruppo di giovani residenti nella Circoscrizione 5 e da torinesi di adozione provenienti dalla Romania, dall’India e dalla Nigeria, svolgendo attività socio-culturali che aiutino i cittadini a crescere come comunità in un’ottica di solidarietà e integrazione. 

Dal 2015, in accordo con la Circoscrizione 5 di Torino, l’associazione ha ottenuto in adozione l’area verde sita in via Sospello 131/A, area recintata rimasta inutilizzata per molti anni nell’area nord del quartiere di Borgo Vittoria. Nello stesso anno abbiamo ottenuto la concessione di due sale adiacenti a fini associativi e adibite ad ospitare il punto prestito libri “Fabrizio Delussu” a ricordo di un caro amico dell’associazione, costituitosi la libera donazione di testi da parte dei cittadini residenti. Nel 2018 grazie ad un bando della circoscrizione 5, abbiamo potuto collocare buona parte dei volumi in uno nuovo spazio in via Stradella 192: “Quinta di Copertina”. Lo spazio lettura è aperto a tutti.

Inizialmente il lavoro dei volontari dell’associazione, per la rivalorizzazione di tale area verde, prevedeva la sola cura, opera di manutenzione ordinaria del verde pubblico e abbellimento dello spazio con fiori e piante.

Nel biennio 2016-17 per mezzo del “Bando Giovani” promosso da Compagnia di San Paolo, e in partenariato con l’Associazione “Gruppo Abele Onlus”, nasce il Progetto SCiA131-Spazio di Cittadinanza Attiva, attraverso cui è stato possibile definire con maggiore attenzione gli ambiti di intervento attorno a tale area e potenziare il coinvolgimento diretto dei giovani residenti nel quartiere. Nasce così un “polo” culturale, educativo e di orticoltura in cassetta, che propone ai singoli cittadini e associazioni del territorio opportunità di percorsi di cittadinanza attiva, prevenzione dell’abbandono scolastico e dell’avvicinamento a percorsi devianti e/o delinquenziali nei confronti dei giovani, percorsi di solidarietà tra gli abitanti del quartiere.

Le attività svolte in questi anni e che tuttora portiamo avanti sono molte e si possono contestualizzare in tre ambiti di intervento: 

Ambito culturale: 

che ha visto la realizzazione di corsi di inglese e fotografia, attività di doposcuola, presentazione con cadenza mensile di libri di scrittori emergenti torinesi e non, la realizzazione di serate musicali e teatrali, il continuo ampliamento della proposta del punto prestito libri denominato Biblioteca Fabrizio Delussu, promozione culturale sui temi dell’ambiente, della legalità e della cittadinanza attiva;

Ambito educativo-ricreativo: 

con la realizzazione a cadenza annuale di feste specifiche (primavera, estate, autunno, Halloween, Natale…), la messa a disposizione di strumenti ludico ricreativi spotivi all’interno dell’area (calcetto, ping pong, badmington, giochi da tavola, carte…) con occasione di tornei per le varie discipline;

Ambito dell’orticoltura

Con la realizzazione dal 2015 in poi di un processo di cura e manutenzione dell’area di verde pubblico da parte dei cittadini residenti e in particolare dei giovani, anche attraverso la realizzazione di cassoni in legno per l’orticoltura, che costantemente sono seminate e curate al fine di portare frutto, la costituzione di un gruppo di acquisto popolare, la collaborazione in rete con le realtà degli orti urbani sia a livello circoscrizionale che cittadino, con la realizzazione di eventi volti alla sensibilizzazione delle tematiche inerenti l’ambiente e il rispetto dei beni comuni.

La rete è infatti uno degli elementi centrali nel lavoro dell’associazione, che ad oggi conta più di quaranta punti rete e in continuo aumento, poiché l’obiettivo dell’associazione stessa non è quello di offrire servizi ai cittadini, bensì quello di offrire uno spazio da condividere, per mezzo della metodologia della cittadinanza attiva, con cittadini e associazioni del territorio con il fine di restituire un bene che è di tutti alla collettività.